Di seguito la dichiarazione congiunta del gruppo regionale di Fratelli d’Italia (il capogruppo Francesco Ventola e i consiglieri regionale Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro):
«Le RSA e i Centri diurni non sono figli di un dio minore nella Sanità pugliese, anzi in molti casi e specie con i soggetti fragili, a cominciare dagli anziani, suppliscono a quell’assistenza sanitaria che viene a mancare per colpa di una gestione e organizzazione deficitaria che finisce solo per far pesare su di essi il taglio di servizi essenziali».
«Per questo motivo non possiamo che condividere e sostenere le ragioni della protesta di tutte le sigle sindacali. L’intervento del TAR Puglia per sospendere l’aumento del costo delle rette è la dimostrazione che il settore non è assolutamente governato bene se è dovuto intervenire un giudice per ripristinare una richiesta sacrosanta delle RSA».
«I motivi della protesta di oggi si riassumono in una frase chiave del documento oggi consegnato: ‘La normativa (regionale) è una giungla impenetrabile, spesso contraddittoria che non agevola affatto la vita degli operatori’. Il settore ha bisogno di un nuovo regolamento e una nuova governance regionale perché così si corre il rischio non solo che le RSA possano chiudere, con conseguente ripercussione sui dipendenti, ma che molti anziani si ritrovino senza assistenza. Infatti, non è pensabile obbligare le strutture ad assumere dipendenti in base ai posti letto accreditati e non in base a quelli effettivamente occupati può costituire un costo insopportabile.
“Da marzo scorso chiediamo un Consiglio monotematico per discutere della Sanità a 360 gradi, ora diventa anche urgente perché riteniamo indispensabile che l’argomento, comprese le ragioni delle RSA e i Centri diurni alla base della protesta di oggi, siano non discusse e decise fra pochi, ma coinvolgano tutti i consiglieri regionali».