L’evasore seriale non può accedere al sovra indebitamento, parola dell’avv. Diomede

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Una delle peggiori catastrofi umane che si è compiuta nell’ultimo decennio è stata quella di assistere ai suicidi in diretta di persone scannate da debiti e senza speranza. Tanti, troppi di morti ammazzati. Debiti, estorsione , usura un girone dantesco infernale in cui sono caduti soggetti indebitati fino al collo e tutt’ora sono molte le famiglie, imprenditori e professionisti che non hanno saputo gestire i loro affari e sono caduti nella morsa del debito.

La politica ha affrontata questa piaga con la famosa legge “salva suicidi” la n.3/2012. La legge ebbe un percorso veloce e fu approvata in pochi mesi. E da quel dì ne è passata di acqua sotto i ponti molte cose sono cambiate. A dar man forte agli indebitato ci sono sempre stati le federazioni antiusura e antiraket. I sindacati hanno fatto la loro parte e molti fondi sono a disposizione ma non basta.

Negli ultimi anni si è parlato di esdebitazione un concetto nuovo, un sistema innovativo che è un vero e proprio frangiflutti quando i debiti ti stanno soffocando. L’esdebitazione non è altro che la conferma che i debiti spesso sono solo la punta di un iceberg e che dietro si celano drammi infiniti, famiglie collassate, imprenditori sul lastrico.  Ora c’è una grossa opportunità, oggi molte sentenze dei vari tribunali italiani stanno dando vitalità al debitore. Il debito finalmente è preso per la gola e strozzato. Se un debitore ha debiti che non riesce a soddisfare e i suoi beni materiali e immateriali non sono capienti a sufficienza ecco che la legge salva suicidi fa la parte del leone: riesce ad addomesticare il debito riportandolo a più miti consigli.

A seguito della esdebitazione il debitore può pagare una parte del suo debito dilazionato nel tempo e confacente alle sue esigenze; l’altra parte del debito viene cancellato poiché è riconosciuto come un debito tossico che è maturato come un cancro, alimentato da usura ed estorsione in parte illecita in parte legalizzata. Ma per accedere a questo beneficio bisogno avere i requisiti…no non stiamo parlando di burocrazia ma di vera sostanza legale. Se ti sei indebitato i motivi ci sono ma certamente se te li sei giocato a carte non puoi godere dei benefici della legge ed è proprio in questa direzione che il Tribunale di Ivrea con sentenza del 1° agosto 2023 ha stabilito che … ma per meglio comprendere la materia ne parliamo con il nostro storico avvocato Nicola Diomede del Foro di bari esperto nella negoziazione dei debiti e conoscitore delle legge anti suicidi.

Avvocato Diomede vuole spiegarci cosa ha stabilito il Tribunale di Ivrea?

Grazie per l’opportunità e dunque in base all’articolo 238 del codice della crisi per essere ammessi al beneficio dell’esdebitazione il debitore deve essere meritevole. A tale benefico non può accedere il soggetto di cui risulta “una reiterata attitudine del debitore, manifestata con continuità per anni (ed anche in epoca successiva al periodo evidenziato dal professionista OCC nella attestazione), ad omettere gli adempimenti fiscali, ed il conseguente versamento degli oneri fiscali e contributivi (Irpef, IVA, ritenute acconto per i dipendenti, etc.), previsti dalla legge, il tutto a discapito di un unico creditore, vale a dire lo Stato, nelle sue varie articolazioni”, cioè un evasore che si può definire “seriale”  Non può ritenersi che il debitore si sia ritrovato in una condizione di incolpevole sovraindebitamento quando emerga una sua reiterata attitudine ad omettere di pagare le tasse e quindi non può avere debiti con lo Stato. Nessun organismo di composizione della crisi e nessun gestore della crisi potranno mai sostenere dinnanzi alla magistratura che sei un evasore seriale, poiché viene a cadere il presupposto di debitore meritevole. In definitiva, il requisito soggettivo della meritevolezza è il fulcro della esdebitazione. Infine trattandosi pertanto di norma eccezionale, per la sua applicazione deve essere attentamente vagliata l’esistenza dei requisiti espressamente previsti dalla legge, tra cui,  appunto, quello della meritevolezza del debitore alla concessione dello stesso beneficio.

Lei crede che sia uno valido strumento la legge salva suicidi?

Assolutamente si, in quanto la legge 3 del 2012 ti dà la possibilità di abbattere notevolmente gli impegni assunti e iniziare una nuova vita. La stessa legge ti mette a disposizione tre procedure: Il piano del debitore, l’accordo di ristrutturazione e la soluzione liquidatoria ovvero se gli impegni  assunti sono alti ed il tuo patrimonio e’ inferiore, qualora tu sia un soggetto meritevole, pagare solo una quota di impegni, in rapporto all’ ammontare del tuo patrimonio, eludendo la parte residua, ed onorando solo tale debito.

Ringraziamo l’avv. Diomede e chiudiamo con un invito: ” non disperate provate ad affidatevi a consulenti esperti prima di prendere decisioni avventate , c’è sempre una speranza”

Franco Marella

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