«Desidero esprimere la mia profonda gratitudine all’Equipe del Centro Trapianti del Policlinico di Bari, in particolare al dott. Francesco Paolo Selvaggi, al prof. Pasquale Ditonno e al dott. Antonio Schena, per l’eccezionale cura e l’attenzione straordinaria che hanno dedicato al mio caso. Il 22 Ottobre 2003, grazie alla loro dedizione, ho ricevuto il dono straordinario di un rene da cadavere che ha cambiato la mia vita. Non posso che ammirare la loro competenza e la loro capacità di creare un ambiente in cui i pazienti si sentono non solo curati ma anche compresi e supportati.
Li ringrazio, inoltre, per avermi sempre supportato lungo questo percorso con la loro professionalità, sempre accompagnata da un tocco umano che ha reso tutto il processo molo più sopportabile. In questo giorno rifletto con gioia sul percorso che ho compiuto e lo attribuisco principalmente alla Equipe del Centro trapianti del Policlinico di Bari. Ogni nuova giornata è un regalo per me! Voglio esprimere, in particolar modo, un profondo e sentito ringraziamento alla famiglia del donatore del rene. Senza il loro atto d’amore ed altruismo, oggi non sarei qui, pieno di gratitudine e con una nuova opportunità di vita. Con il cuore colmo di riconoscenza e gratitudine, mi rivolgo anche al Team dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Andria.
Mi chiamo Vincenzo Losito, un paziente che ha iniziato il proprio percorso di dialisi a soli quindici anni e oggi, a distanza di quarant’anni, mi ritrovo a riflettere sul percorso che ho intrapreso grazie alla loro preziosa assistenza. Desidero rivolgere un ringraziamento profondo e sincero all’ex Primario dott. Filippo Dagostino, figura guida che con la sua professionalità ha segnato l’inizio di questa strada di cura e speranza. Inoltre rivolgo un caro ringraziamento ai medici, dott. Navarra, dott.ssa Gallo, dott. Natalicchio, dott. Del Mastro, dott. Tedesco, dott. Gattullo, dott.ssa Carbone, e dott.ssa Pansini. Il mio cuore è grato per ogni loro competenza, dedizione e attenzione che hanno riversato su di me. Il loro impegno ha contribuito in modo tangibile a migliorare la mia qualità di vita. Un riconoscimento speciale va agli infermieri che con il loro sorriso caloroso e la loro premura instancabile, hanno reso ogni seduta di dialisi un momento meno faticoso: Angelo Fucci, Raffaella Rella, Dina Fortunato, Teresa Fusiello, Sabino Fortugno, Dora Scarcelli, F. Zingaro, Anna Liso, Raffaella Palumbo, Nino Milazzo, Luciana Marmo, Teresa Guglielmi, Tonino Porro, Chiara Guglielmi, Nicola Lorusso, Giuseppe Ardito, Rosaria Pandolfo, Marilena Paduanella, e Barbara Besozzi.
Questi angeli hanno reso ogni visita un incontro umano, caldo e confortante. Ai tecnici E. Liso e Fernando Paiano va il mio ringraziamento per la loro abilità e per il contributo fondamentale che hanno fornito nel garantire il mio benessere. Ogni persona che ha fatto parte di questa unità operativa ha contribuito a plasmare la mia storia di resilienza e speranza. Grazie a tutti loro per avermi accompagnato lungo questo straordinario percorso. Infine, ma non per ultimo, desidero ringraziare il mio medico di famiglia, il dott. Salvatore Longo per la sua presenza costante, per l’attenzione e la cura che mi ha dedicato in tutti questi anni. Il suo lavoro va oltre l’ambito medico, perché ha creato un luogo di cura che ha abbracciato il mio corpo e il mio spirito.
Questo mio ringraziamento sia anche un segnale di speranza per tutti coloro che pur nella sofferenza trovano la forza di reagire e di crederci sempre. Grazie anche a chi avrà dedicato un po’ del suo tempo per leggere questa mia testimonianza di gratitudine e di riconoscenza» – ha concluso.