Hanno rischiato e rischiano ancora grosso i manifestanti che, stando alle parole pronunciate dal Presidente Bernardo Lodispoto, avrebbero occupato la sede stradale impedendo che l’impresa potesse procedere con l’esecuzione dei lavori pubblici, per difendere i loro diritti. Sicuramente quella parole del Presidente della Provincia avv. Lodispoto sono state inopportune vista la circostanza nella quale si è consumato il dramma dei residenti e degli imprenditori che ora si vedono tagliati fuori dal mondo. Mentre ad Andria, nella sala consiliare, ineffabili politicanti hanno giocato al salterello della bretella, al punto da rinunciare ad un’enorme mole di denaro pubblico già destinato a migliorare proprio la viabilità di quell’area, al presidio dei manifestanti di Montegrosso hanno anche avuto la sfacciataggine di presentarsi quali consolatori di un delitto consumato proprio nelle loro stanze dorate, nei palazzi dei privilegi e delle prebende pubbliche. Si legge che martedì i manifestanti saranno accolti in Prefettura.
Per fare cosa? Per ascoltare chi? Con quali “accompagnatori”? Forse con gli stessi che hanno firmato quegli atti e che sapevano, da anni, da moltissimi anni, quello che ora si sta verificando? Cari amici di Montegrosso, dalla dott.ssa Rossana Riflesso, sperando che siate più fortunati di chi vi ha preceduto che ancora non ha avuto l’onore di essere ricevuto dalla Prefetta che ama i viaggi, la lettura, il cinema e le cerimonie, portatele un ricco Dossier preparato da un giornalista d’inchiesta che faccia luce su quanto accaduto fino ad oggi. A quel tavolo, in Prefettura, rendetevi conto accanto a chi starete seduti. Potreste trovarvi accanto a chi il problema lo ha creato, non lo ha curato ed oggi vi dice che vorrebbe risolverlo. Ah, la politica del Camaleonti! Quelli almeno ci tenevano allegri con le loro canzoni melodiche. Auguri.