Andria, allarme microcriminalità

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Microcriminalità sempre più aggressiva ed attiva nella città di Andria. Una situazione in fortissima crescita che preoccupa i cittadini, soprattutto le fasce più giovani e gli anziani.

Le conseguenze sono evidenti e basti anche vedere i numeri di coloro che sempre più in massa lasciano la nostra città per capirne il livello di degrado e di insoddisfazione.

Da oltre quarant’anni, sempre sul campo, l’Attivista Sociale Savino Montaruli, continua a denunciare, proporre e soprattutto sollecitare sia la politica locale, di qualunque estrazione, ma anche le Istituzioni affinché questi fenomeni vengano non solo contrastati ma soprattutto analizzati, compresi e oggetto di azione preventiva praticamente inesistente in città.

Alla notizia di ennesimi episodi di microcriminalità ma di stampo evidentemente ormai “superiore”, è nuovamente intervenuto l’Attivista dichiarando: «da anni denunciamo l’errore di aver minimizzato la problematica. Eppure avevamo scritto che ad Andria si era troppo concentrati nel combattere la criminalità mafiosa, come l’ha anche sempre chiamata il nostro Procuratore Renato Nitti, facendo finta di nulla di fronte ad un tessuto microcriminale che ”cresceva” a dismisura e si “espandeva a vista d’occhio”. Quella microcriminalità che tanto danneggia la città, che è alla base di un generalizzato malcontento dei cittadini che continuano a rendersi conto della fragilità politica ed istituzionale sul territorio, genera una bruttissima sensazione di insicurezza. Una percezione dannosa che si ripercuote drammaticamente anche sul tessuto produttivo locale, in fortissima crisi e senza alcuna Rappresentanza se non quella di chi si espone e non indietreggia. Ci sono poche Forze dell’Ordine sul territorio. E’ inutile che si tenti di affermare il contrario. Questo è uno degli elementi che rende i piccoli criminali spavaldi e sicuri di sé, nella quasi certezza di restare impuniti. Da parte della politica locale, insignificante; da parte dell’amministrazione comunale distratta, e da parte delle Istituzioni fin troppo dedite a cerimonie e presenzialismi che nulla stanno producendo se non ristretti gruppi di relazioni lontane dal territorio e dai bisogni delle persone, è necessario un balzo coraggioso e significativo.

E’ inconcepibile che di fronte a tali emergenze non ci sia un solo incontro con le Forze Sociali, con il mondo associazionistico, con i cittadini se non per comunicare quanti sono quelli che non pagano il canone per le case popolari. Pazzesco e drammatico che questo accada. Se si pensi che da quasi un anno è stata annunciata la costituzione di un’Associazione Antiracket nella città di Andria e che ad oggi, per celati ed incomprensibili motivazioni, ancora non se ne arriva a conclusione allora il quadro di desolazione è completo. La fragilità della politica e delle Istituzioni, accordate con un mondo Polisindacale asservito ed inetto, portano a questi risultati negativi che preoccupano coloro che sempre più in massa stanno lasciando questa straordinaria città. Una città sempre più isolata e violentata».

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