A Barletta gli originali di Haguenauer scritti in prigionia

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 È stato Jean Yves Haguenauer a consegnare alla fondazione Istituto di letteratura musicale concentrazionaria di Barletta i manoscritti musicali che suo padre Yves compose nell’oflag nove Spangenberg, un campo di prigionia tedesco in cui fu rinchiuso nel 1940 dopo essere stato catturato durante la guerra.

A dare l’annuncio è Francesco Lotoro, responsabile della fondazione ed ebreo da anni impegnato nel recupero di testi scritti in campi di concentramento e prigioni naziste.  Yves Haguenauer, come tanti altri militari francesi, fu fatto prigioniero nel giugno 1940 e internato.

Rinchiuso in un’area riservata a ebrei e comunisti, provò più volte a fuggire senza successo per poi finire davanti a una corte marziale tedesca. Relegato in isolamento, riuscì a lavorare al pianoforte e a tenere diversi concerti nelle prigioni naziste. Ma non solo.

Haguenauer riuscì, infatti, anche a scrivere pezzi per pianoforte e per soprano con accompagnamento pianistico su testi di Baudelaire e Georges Elghozi che fu suo compagno di prigionia. «Diversi anni fa, con l’aiuto del regista franco-argentino Alexandre Valenti, sono stato a Parigi dove ho incontrato il pianista argentino Miguel Angel Estrella che mi consegnò copia delle opere scritte in prigionia militare da Haguenauer», racconta Lotoro spiegando che «ora gli originali sono a Barletta e arricchiscono il già ricco patrimonio artistico, musicale e museale della futura cittadella della musica concentrazionaria».

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