Istituire la figura del Garante regionale per i diritti degli animali in Puglia, realizzare su tutto il territorio regionale un piano organico di interventi finalizzati alla salvaguardia dei diritti degli animali e rafforzare la cooperazione per lo sviluppo della tutela dei diritti degli animali, attraverso forme di potenziamento e di coordinamento delle azioni svolte dalle pubbliche amministrazioni. È questo l’obiettivo della proposta di legge regionale presentata dal gruppo consiliare della Lega e fortemente voluta da Fabio Romito, che ha incontrato stampa e cittadini questa mattina al canile rifugio in via Lindemann a Bari per spiegarne i contenuti. In particolare, il Garante sarà la figura preposta a ricevere segnalazioni e reclami di chiunque venga a conoscenza di atti o comportamenti lesivi dei diritti degli animali, nonché delle associazioni, enti e istituzioni che operano nel campo della tutela dei diritti degli animali, per poi denunciare o segnalare all’autorità giudiziaria fatti o comportamenti configurabili come reati. La proposta di legge ‘Istituzione del Garante regionale per i diritti degli animali e ulteriori disposizioni in materia di animali’ prevede inoltre un inasprimento del regime sanzionatorio per chi abbandona o maltratta gli animali, nonché sostegni economici per i rifugi gestiti da associazioni e onlus.
«Il primo obiettivo della mia proposta di legge – spiega Romito – è quello di raddoppiare le sanzioni economiche per chi maltratta o abbandona gli animali. Il secondo è quello di prevedere contributi per i proprietari di animali d’affezione che materialmente non hanno la possibilità economica di pagare cure o interventi urgenti; il terzo è quello di sostenere i rifugi sul territorio regionale che vivono esclusivamente grazie all’impegno dei volontari e delle onlus che se ne occupano».
«Specialmente nel periodo estivo – prosegue il consigliere – la cronaca fa emergere casi di abbandono di animali domestici. Cani e gatti vivono nei nostri appartamenti come membri effettivi della famiglia, svolgono una funzione importante, specie per gli anziani soli; fanno compagnia a tante coppie senza figli. Insomma, in un Paese che voglia definirsi civile, gli animali d’affezione vanno difesi. Oggi in Puglia la difesa degli animali è un dato di fatto. La sensibilità verso questo problema è dimostrata dalla esistenza di numerose associazioni animaliste. La nostra proposta di legge ha l’obiettivo di codificare e dare un’impronta giuridica alla testimonianza di quanti ogni giorno si impegnano a favore degli animali. La copertura iniziale finanziaria prevista dalla proposta è di 150mila euro annui, che – conclude Romito – chiederemo alla Giunta di implementare”. “Noi – racconta la viceresponsabile dell’associazione Ada Onlus Giovanna Vitali – gestiamo circa 110 cani, siamo per loro un rifugio. Quello che da anni chiediamo al Comune è un aiuto economico. Percepiamo un euro e sei centesimi pro cane al giorno, con cui l’amministrazione ci obbliga anche alla manutenzione di questa struttura fatiscente che nel corso degli anni non ha avuto alcuna ristrutturazione. Da questa cifra corre poi l’obbligo di derattizzare e decespugliare l’area. Al netto di tutto questo, avanzano 45 centesimi, con cui è non è possibile acquistare nemmeno una scatoletta di carne».