«Quella in discussione in parlamento sul salario minimo è una proposta di legge di buonsenso, che risponde ai bisogni reali di tanti lavoratori, soprattutto donne e giovani, che non guadagnano abbastanza per superare la soglia di povertà. Una norma che consentirà, una volta approvata, di stabilire un margine di dignità sotto cui nessun contratto dovrà mai scendere e contrastare le forme di competizione salariale al ribasso, non a norma e avvilenti. Non possiamo più accettare che ci siano persone che guadagnano meno di 9 euro all’ora. Per questo ho presentato una mozione, sottoscritta anche dai miei colleghi di maggioranza». Lo annuncia il consigliere regionale del Pd in Puglia Pierluigi Lopalco.
«L’obiettivo – spiega – è quello di impegnare la giunta regionale: a sostenere in tutte le sedi opportune gli atti e le misure che prevedono l’istituzione di tale misura; ad attivarsi nei confronti del governo e del parlamento affinché venga approvata con urgenza la pdl che porta la firma delle forze di opposizione, ad eccezione di Italia Viva».
«Il salario minimo – aggiunge – è per noi del Pd una priorità e una battaglia di civiltà. Su questo fronte ritengo che ognuno, Puglia compresa, può e deve fare la propria parte per impedire il tentativo di affossamento da parte della maggioranza di governo. La difesa del lavoro, la lotta per un salario equo e giusto e per porre fine alla proliferazione dei contratti pirata o che non garantiscono un’esistenza dignitosa passa anche da qui».
Il capogruppo M5s Marco Galante spiega: «L’Italia è uno dei pochi Paesi europei a non avere ancora una normativa sul salario minimo. Un impegno che come Movimento 5 Stelle stiamo portando avanti da tempo a tutti i livelli, per questo abbiamo sottoscritto la mozione a prima firma del collega Lopalco. È indispensabile che ognuno faccia la propria parte per questa che consideriamo una vera e propria battaglia di civiltà».