Scuola, in Puglia Regione e sindacati contro dimensionamento

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Sono 60 le scuole che nei prossimi due anni in Puglia rischiano la chiusura a causa del dimensionamento scolastico previsto dal governo nazionale. La Regione Puglia avvierà le procedure per impugnare davanti alla Corte Costituzionale il provvedimento contenuto nella legge di stabilità 2023 perché «la perdita di circa 60 autonomie scolastiche non è sostenibile per un territorio regionale complesso e fragile come quello pugliese che esprime esigenze di presidio costante del territorio del servizio di scuola statale». È quanto emerso dall’incontro tra i sindacati e l’assessore regionale all’Istruzione della Puglia, Sebastiano Leo.

«L’autonomia didattica non è un diritto su cui si può trattare, non si tratta sul futuro dei ragazzi, non si tratta sul futuro dei lavoratori, non si tratta sull’unico strumento di democrazia reale: la scuola. Non torneremo indietro ad un sistema sempre più privato. La pandemia ha avuto l’unico merito di farcelo capire concretamente: la scuola e la sanità sono gli unici due diritti della nostra società di cui non possiamo fare a meno. Gli unici su cui non si può trattare».

Le organizzazioni sindacali presenti all’incontro – Uil Scuola, Cisl Scuola, Flc Cgil, Anief, Fgu Gilda-Unams, Snals/Confsal- «continueranno a tenere alta l’attenzione e il livello di mobilitazione contro questo provvedimento sul dimensionamento scolastico, così come sui paventati disegni di autonomia differenziata che intendono colpire la scuola statale dei nostri territori».

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