Andria, Unibat: “il malato è grave ma nei reparti si gioca a nascondino. Delusi dall’amministrazione comunale”

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«L’amarezza della Prima Cittadina della città di Andria, di fronte alla consapevolezza che ciò che avrebbe potuto essere dato per scontato tale non lo è stato, è la stessa dei cittadini che, delusi, deplorano quanto di gravissimo è accaduto in consiglio comunale lo scorso 30 gennaio». Non le mandano certo a dire dall’Associazione di Rappresentanza Unibat, presieduta dal Sindacalista Savino Montaruli, che aggiunge:

«le logiche subdole e ricattatorie di parti non ancora del tutto “allineate” in questa amministrazione comunale continuano a pesare sul tessuto sociale e produttivo della città. Bene ha fatto l’avvocato Bruno a sottolineare la sua delusione per la sua stessa compagine amministrativa e politica. Quando l’”allineamento” non funziona a puntino accade anche che qualcuno utilizzi la subdola strategia dell’aumento della posta ed ecco che il dissidio si trasforma in sfida. Un giochetto a tavolino che non appassiona per nulla i cittadini e gli imprenditori che avvertono giorno dopo giorno la fragilità istituzionale prendere il sopravvento. Una città problematica dove l’attenzione e la concentrazione sono puntate sul carrierismo personale e sulla continua conflittualità, spesso solo apparente ma a volte, come nel caso della pessima figura in consiglio comunale, anche sostanziale. Un consiglio comunale sciolto a causa di coliche per nulla inaspettate quindi ampiamente messe in conto anche da parte di chi, pubblicamente, continua far finta di non capire».

«La nostra solidarietà e condivisione dell’amarezza della Sindaca di Andria ma anche la necessità che si utilizzi un linguaggio chiaro e soprattutto preciso. Le cose accadono perché ci sono meccanismi che le fanno accadere e continuare a buttarla in politica resta il modo peggiore di rispondere alle tante necessità della comunità andriese disorientata e delusa. Intanto si continuano ad aspettare i tanti regolamenti che non sono ancora stati revisionati ed aggiornati, a cominciare da quelle della Polizia Locale che continua a lasciare irrisolti i problemi ripetutamente denunciati e manifestati dai Pubblici Esercenti che chiedono regole chiare e soprattutto non vessatorie o discriminatorie. Se ci sono appetiti che ancora non sono stati appagati; se ci sono aspettative generate e non soddisfatte questo non diventi alibi per bloccare l’attività amministrativa in città. I numeri contano ma se chi ha i numeri non conta allora i conti non tornano» – ha concluso Montaruli.

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