Un’Assemblea spontanea e senza scopi di lucro come quelle che nella Capitale dell’Agricoltura, cioè la città di Andria, non si vedevano da decenni ormai. Una grande mobilitazione che ha fatto registrare il tutto esaurito nella Sala Attimonelli in corso Cavour la sera di lunedì 30 gennaio. Ad aprire i lavori dell’Assemblea il Responsabile dell’Ufficio di Coordinamento, l’Attivista Sociale Savino Montaruli, che ha portato il saluto del C.L.A.A. – Comitato Liberi Agricoltori Andriesi, organizzatore dell’incontro aperto a tutti, salutando le numerose delegazioni di Libere Associazioni provenienti da più parti delle province di Bari e di Barletta Andria Trani. Il Presidente del C.L.A.A. Nicola Losito ha avviato i lavori ed è stato il Segretario Natale Zagaria a relazionare su quello che sta accadendo dopo il ripristino delle richieste di pagamento da parte dei Consorzi di Bonifica per lavori che, a detta degli agricoltori, non sarebbero mai stati effettuati.
Al termine dell’incontro tematico, al quale hanno anche relazionato il Presidente Liberi Agricoltori Puglia, Domenico Viscanti, esperti del settore ed il Consulente Legale avvocato Nicola Loporcaro, si è deciso che il prossimo passo sarà la partecipazione all’incontro pubblico promosso dalla Sindaca della Bat, la prof.ssa Maria Laura Mancini la quale ha preso l’iniziativa e convocato mondo associazionistico, amministrazione comunale, parti sociali e consiglieri regionali a confronto con l’Assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia e il Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia, dott. Alfredo Borzillo.
L’incontro, al quale parteciperà una nutrita delegazione del C.L.A.A. che giungerà da Andria a Minervino Murge, si terrà presso l’ex Cinema Moderno sito in Piazza Bovio, a partire dalle ore 17,00 sul tema: “Tariffe Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia, Indirizzi”.
E’ stata proprio la qualificata Delegazione proveniente da Minervino Murge, ospite del C.L.A.A. nell’Assemblea di Andria, a manifestare tantissime perplessità sull’intera vicenda che sta esagitando agricoltori e cittadini che si sentono vessati per un tributo richiesto senza ricevere in cambio un servizio reale sul territorio martoriato ed indifeso, pericoloso e molto fragile proprio a causa dei mancati interventi.
«Resta il rammarico di aver visto completamente assente l’amministrazione comunale andriese, la politica locale e tutto quel mondo poliasservito che le ruotano attorno senza assumere iniziative pubbliche in quella che resta una Città Agricola ma dove dell’Agricoltura e degli Agricoltori la politica d’Élite se ne è completamente dimenticata e questo è un dato gravissimo che va stigmatizzato» – hanno concluso dal C.L.A.A.