Un piano utile a coprire i danni provocati dai cambiamenti climatici al settore agricolo: solo in Puglia, tra il 2015 e il 2021, hanno comportato una perdita di 130 milioni di quintali di prodotti. Lo rende noto Coldiretti Puglia, annunciando l’intesa sul nuovo piano di gestione dei rischi in agricoltura (Pgra 2023), proposto dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e approvato nell’ultima seduta della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
«Il sistema Condifesa Puglia ha assicurato – spiegano da Coldiretti Puglia – oltre 120 milioni di quintali di prodotti agricoli, risarcendo più di 45 milioni di euro di indennizzi, mentre nel 2021 il valore assicurato è stato di oltre 500 milioni di euro su oltre 60mila ettari di superficie agricola».
Secondo l’associazione è la provincia di Foggia la più risarcita con 86 milioni di quintali di prodotto assicurato e 22 milioni di euro restituiti agli agricoltori. Seguono Lecce con 10 milioni di quintali assicurati e 5,2 milioni di euro di risarcimento, Brindisi 8,5 milioni di quintali e 6,6 milioni di euro di risarcimento, Taranto 6,7 milioni di quintali assicurati e 7,8 milioni di euro di risarcimento, Barletta – Andria – Trani con 6,6 milioni di quintali e 2 milioni di risarcimento e Bari con 1,7 milioni di quintali di prodotti agricoli assicurati e 1.2 milioni di euro di risarcimento.
Per limitare gli effetti devastanti del maltempo occorre inoltre «contrastare ogni forma di abusivismo che espone a fallimenti e frustrazioni ogni nuova politica di pianificazione territoriale e promuovere interventi di rigenerazione urbanistica a partire dal censimento degli immobili già realizzati nelle aree a rischio». Dal punto di vista ambientale serve poi avviare un piano per la riforestazione delle aree ad alto rischio con criteri adeguati alla vulnerabilità geologico-ambientale anche con risorse già destinate alle grandi opere di infrastrutturazione energetica e di mobilità.
«Occorre intervenire sulla manutenzione del verde urbano per garantire la sicurezza anche nelle città – conclude Coldiretti – coinvolgendo direttamente le imprese agricole nelle iniziative di riqualificazione ambientale».