Il Tribunale di Trani ha condannato la banca popolare di Bari a risarcire oltre 27mila euro a un risparmiatore 92enne di Molfetta, indotto ad acquistare le azioni dell’istituto barese senza che gli fosse stata fornita un’adeguata informativa sulle caratteristiche dell’investimento.
«Siamo molto soddisfatti per questa pronuncia del giudice – commentano gli avvocati Antonio e Giulio Calvani, dell’Unione nazionale consumatori, che hanno difeso in giudizio il risparmiatore molfettese – dal momento che conferma completamente la nostra tesi e cioè che la Banca ha venduto a tappeto questi titoli a rischio elevato, non svolgendo alcuna corretta valutazione sull’adeguatezza dell’investimento proposto ai risparmiatori e senza informarli dei rischi cui potevano andare incontro».
I due legali ricostruiscono che «al momento dell’acquisto sollecitato dai funzionari della Banca, il risparmiatore – all’epoca dei fatti 85enne – non aveva alcuna conoscenza o competenza in ambito economico e finanziario. Eppure la Banca non ha esitato un momento a indurlo ad acquistare le sue azioni che, poi, nel giro di qualche anno si sono completamente azzerate, facendogli perdere tutti i suoi risparmi, faticosamente messi da parte in una vita di lavoro per potersi garantire una vecchiaia serena. Oggi finalmente è stata fatta giustizia».
«Ci auguriamo che la Banca Popolare di Bari, anche alla luce di questa pronuncia, metta in campo delle iniziative in grado di risarcire e indennizzare tutti i risparmiatori coinvolti, altrimenti – concludono – non potremo far altro che continuare la nostra battaglia nelle aule di Tribunale».