Foggia: Confcommercio Salute, ‘emerso orrore, serve tavolo su accreditamento’

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«L’orrore che in queste ore è emerso dagli arresti scattati in una struttura socio sanitaria di Foggia, con le accuse, a carico di diversi operatori, di maltrattamenti e abusi sessuali nei confronti di 25 pazienti psichiatrici, acuisce le preoccupazioni che la nostra organizzazione ha più volte rimarcato a Governo e istituzioni locali nell’ultimo anno». Lo dichiara Luca Pallavicini, presidente nazionale di Confcommercio Salute, sanità e cura, commentando le indagini che hanno portato a 30 misure cautelari. Fra le altre cose, l’associazione di categoria propone un tavolo sulle regole per l’accreditamento delle strutture.

«In Italia – osserva Pallavicini in una nota – esiste un fronte ampio e compatto di strutture e operatori credibili che, insieme all’intero settore, rischiano di venire travolti dal quadro ‘agghiacciante’, come giustamente descritto dal gip Marialuisa Bencivenga nelle pagine del provvedimento cautelare, che emerge da questi continui e gravissimi fatti di cronaca. E’ a queste realtà che occorre dar voce e spazio con somma urgenza per attivare una volta per tutte su più livelli, nel dialogo col Governo e con le Regioni, una vera e profonda analisi strutturale del settore».

Per Giovanni Giusto, psichiatra psicoterapeuta e referente Psichiatria di Confcommercio Salute, sanità e cura, «tra le priorità su cui occorre lavorare c’è senz’altro il tema della formazione continua degli operatori e dei gruppi di lavoro, a tutela della professionalità e della qualità della presa in carico: gli operatori vanno formati e responsabilizzati, ma anche tutelati, attraverso capillari procedure di supervisione del loro lavoro. E’ inoltre importante attivare, col Governo e le Regioni, un Tavolo di confronto serrato sull’applicazione dei requisiti di accreditamento nazionali e locali».

«L’inquinamento e lo svilimento del settore vanno stoppati – esortano Pallavicini e Giustoe alla base occorrono un impegno e un lavoro condiviso, tra istituzioni e operatori virtuosi, su più punti: confronto sulle regole dell’accreditamento; controlli severi e una marcata azione di vigilanza; formazione, supervisione e valorizzazione del personale; tutela di chi investe in qualità e sicurezza».

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