Lo scritto a seguire è una lode alla nostra amata patria terra di santi, scrittori, inventori, oserei dire letteralmente incanto decuplicato nei secoli.
Citando il compianto Giuseppe Verdi in riferimento ai suoi versi singolari “Va pensiero sull’ali dorate,” come poi tacer dinanzi a poeti come Dante che ancor oggi con la sua opera divina sotto ogni punto di vista, riesce a elargir più di quanto nobile in eredità a futuri studenti e intellettuali.
Un accenno doveroso al talento della magnifica Grazia Deledda premio Nobel della letteratura.
Tra tante, la sua ode “La primavera” in cui visioni di un paesaggio prendono vita alla lettura ammaliando coloro che si lasciano trasportare da cotanta poetica. Insomma un territorio quello italiano che non manca di stupir. Panorami talmente affascinanti da sedurre i sensi, da nord a sud ogni cosa ha una storia millenaria come ad esempio un luogo unico nel suo genere piazza del Campo a Siena, rinomata ovunque per la sua architettura.
Roma caput mundi oltre ogni stupore, del resto Venezia e Firenze non fanno eccezione. Un capolavoro questa nostra Italia dal piccolo borgo alla grande metropoli, con splendide coste che si estendono per chilometri cospicue di patrimoni naturalistici nonché paesaggistici inesistenti altrove.
Le genti, l’accoglienza, la cucina perfetta per la longevità, quella mediterranea, patrimonio dell’umanità. I piccoli borghi come accennato con i loro castelli, palazzi gentilizi, reperti storici di fattura rarissima tanta l’unicità. I dialetti, le usanze tipiche sono il frutto di un popolo le cui peculiarità sono tramandate nei secoli. Pare quasi che lo scorrere del tempo abbia creato una gravità particolare a cui ogni osservatore non riesca a sottrarsi. La sera con le sue alchimie fatte di tramonti appassionanti, non può che destar meraviglia conducendo il cuore oltre ogni limite conosciuto.
Vincenzo Naturale