Coldiretti Puglia parla di “allarme rosso” per le serre a causa di costi aumentati del 95 per cento per riscaldare le strutture e per le sementi, dato rilevato sulla base del decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta ufficiale che definisce i criteri e le modalità di utilizzo di parte delle risorse del “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell”acquacoltura”.
Si tratta di 25 milioni di euro per alleggerire l”impatto dei maggiori costi energetici delle serre per la produzione di fiori e piante da parte delle imprese florovivaistiche – spiega Coldiretti Puglia – per l”acquisto di energia elettrica, gas metano, Gpl, gasolio, biomasse utilizzate per la combustione in azienda. Le aziende florovivaistiche – evidenzia Coldiretti regionale – stanno affrontando aumenti di costi a valanga, come +250% per i fertilizzanti, +110% per il gasolio, +15% per i fitosanitari contro i parassiti, +45% per i servizi di noleggio, secondo gli ultimi dati Crea. Ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi – continua Coldiretti – dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. E – sottolinea Coldiretti – sono esplose anche le spese di trasporto in un paese come l”Italia dove l”85% delle merci viaggia su gomma.
Occorre combattere la concorrenza sleale di prodotti importati dall”estero facendo in modo che piante e fiori vendita in Italia ed in Europa rispettino le stesse regole su ambiente, salute e diritti dei lavoratori, afferma Coldiretti nel sottolineare nel sottolineare l”importanza di preferire in un momento difficile per l”economia nazionale le produzioni Made in Italy scegliendo l”acquisto di fiori tricolori, direttamente dai produttori o da punti vendita che ne garantiscano l”origine, per sostenere le imprese, l”occupazione e il territorio.