I gay Pride

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Un amico albanese si è trovato imprevedibilmente in un corteo gay (mi scuso per non essere corretto in queste terminologie ma è materia a me lontana); ce ne sono stati alcuni in questi giorni che per noi sono ripetitivi di scene già viste.

Ma per lui era cosa nuova e mi chiedeva: “come mai queste persone così apparentemente gioiose e gaudenti si riuniscono come si fa quando si protesta per qualcosa?” non ho saputo rispondere e quindi ho cercato di riflettere con scarsi risultati; non è semplice mettere assieme la protesta e la contentezza di “essere se stessi”!! e non è cosa semplice per noi gente “ comune “Poi sarebbe da chiedersi se costoro si sentono come gli altri o diversi. E se si sentono diversi come vivono questa diversità? e se vorrebbero che gli altri fossero come loro per non sentirsi diversi. E questa diversità come si coniuga con l’assunto che siamo tutti uguali come sostengono??

Addirittura leggo che parlano della loro come di una identità da difendere mentre le sinistre nelle quali militano si professano mondialiste e antidentitarie fino a promuovere o subire contro l’identitario Putin una guerra senza frontiere. 

Un pasticcio enorme che come al solito viene utilizzato dalle sinistre non certo per dare risposte utili a tutti ma per portare quelle moltitudini dalla loro parte…senza avere o fornire un perchè se non per l’eterna questione dei “diritti”: una specie di perenne rivendicazione salariale estesa a tutti i campi immaginabili! Certo, è una azione meschina per i partiti ed è pietoso per coloro farsi manipolare; ma così è!  Ancor peggio è da dire del proselitismo che stanno facendo pescando nel mondo dei giovanissimi che avendo tutto -nel campo sessuale ed affini- non sanno cosa volere e cercano nuove esperienze. Essendo creduta questa come una esperienza legittima al pari di altre, ci provano. 

Ovviamente per costoro e per essere “se stessi” in questo senso, la famiglia è lontana mille miglia e tanto più la maternità; se non quella realizzata in maniera “nuova”.  Verso quale mondo dovremmo andare secondo loro? Secondo me al di la di certe formule vaghe e roboanti,  non ne hanno alcuna idea.  Al di la della soddisfazione dei nuovi “diritti” sessuali da esperire subito, non esiste una prospettiva e un senso di lungo periodo: ognuno deve essere se stesso ,in un caleidoscopio di diversi ,tutti scontenti di questo, ma, al tempo stesso, tutti contenti di questo. Nel frattempo i diritti veri vengono mangiati dalle mega organizzazioni finanziarie e  mediatiche… ma noi facciamo i cortei e balliamo e cantiamo…….chi se ne frega del resto!                 

Coordinamento Regionale  Movimento Politico Culturale  IO SUD Puglia

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