Esaminando per primi gli atti persecutori (stalking), si rileva un trend crescente del numero di reati commessi. La relativa azione di contrasto, dopo aver evidenziato una progressiva decrescita dell’efficacia fino al valore più basso nel 2020 (58% di reati scoperti tra quelli commessi nello stesso anno), nel 2021 fa rilevare una significativa inversione di tendenza, attestandosi al 66%.
In particolare, nell’ultimo anno l’incidenza dei reati commessi rapportati alla popolazione residente risulta più elevata in Sicilia, Campania e Puglia. Le regioni in cui, invece, si registra un’incidenza minore sono il Veneto, le Marche e il Trentino Alto Adige.
E’ quanto emerge dal report del Servizio Analisi Criminale del Dipartimento di Pubblica sicurezza sull’andamento dei reati riconducibili alla violenza di genere, avvenuti in Italia nel quadriennio 2018-2021, con un ulteriore approfondimento per l’ultimo anno considerato e diffuso in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, che si celebra oggi. Procedendo, invece, ad un approfondimento sulle vittime, nel 2021 continuano, in linea con il passato, a risultare predominanti quelle di genere femminile (74%). Di queste, il 97% sono maggiorenni, mentre l’88% è di nazionalità italiana.