In particolare, all’esito di una complessa attività investigativa, che è partita dal preliminare approfondimento ed analisi di dati acquisiti attraverso il monitoraggio delle banche dati in uso al Corpo, sarebbe stata individuata una rete di società articolata su due livelli di operatività, con alla “base” della struttura (collocata al cd. “primo livello”) una serie di piccole cooperative che avrebbero fatturato ingenti importi relativi a facchinaggio nei confronti di società “intermedie” (cd. “secondo livello”), le quali, a loro volta, avrebbero fatturato nuovamente il medesimo servizio a primarie imprese della grande distribuzione (queste ultime non consapevoli della frode),
L’evasione fiscale è stata quantificata, ad oggi, in oltre 8 milioni di euro e avrebbe permesso alle imprese in questione, risparmiando indebitamente sull’IVA, di offrire il loro servizio a prezzi ribassati rispetto a quelli di mercato.
Sono in corso ulteriori indagini e le perquisizioni odierne sono finalizzate a consolidare il quadro probatorio a carico degli indagati e a individuare eventuali ulteriori responsabili.
Le attività della Guardia di Finanza di Venezia si inquadrano nel costante presidio del Corpo a salvaguardia del bilancio dello Stato oltre che del regolare funzionamento del mercato a tutela della leale correttezza nella competizione concorrenziale tra le imprese.
Franco Marella