Nel 2020 a causa della pandemia circa 45mila lavoratori sono tornati o si sono trasferiti nel mezzogiorno per lavorare da remoto.
Lo smart working ha fatto scoprire come si possa conciliare lavoro e ben vivere senza sacrificare la produttività. La relazione umana è importante quindi il terzo millennio unirà il il lavoro in presenza per cementare il rapporto umano con il lavoro a distanza in cui ridurremo i tempi e i costi di spostamento scegliendo gli spazi temporali dove svolgere il nostro lavoro
Il 3 marzo a Roma si svolgerà la ‘smart conference‘ organizzata dalla società MeglioQuesto e da Lavoro&Welfare durante la quale ci sarà l’incontro tra ministri, parti sociali, rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private e aziende per ragionare su come definire le nuove regole del lavoro e della vita agile con la fine dell’emergenza da Covid-19.
Il tema dello smart working è stato in parte regolato normativamente e contrattualmente ma urge un intervento organico da parte del parlamento e la smart conference si pone di raggiungere -alla fine della conferenza -la formulazione di una proposta da consegnare al parlamento stesso.
Rigenerare l’economia e ridare centralità all’uomo va in simbiosi con un adeguata regolamentazione del lavoro a distanza che valorizza il benessere del capitale umano e i territori del paese ma in particolare del Mezzogiorno.
Antonella Cirese