Nichi Vendola ha presentato “per primo, 26 anni fa, una proposta di legge contro l’omofobia. E siamo ancora fermi, come siamo fermi su tutto ciò che oggi chiede un avanzamento che metta in sintonia il legislatore con il Paese reale. Siamo stati prigionieri per un tempo lunghissimo della delega alla Chiesa cattolica dei poteri decisionali sulle materie eticamente sensibili. Ora siamo frenati dal grottesco moralismo di Stato dei nuovi fascisti, come Salvini e Meloni, e dei falsi liberali, come Berlusconi“.
Lo dice in un’intervista a ‘La Stampa’ Nichi Vendola, ex presidente della regione Puglia.
“Il successo della campagna referendaria è la più solare denuncia della separatezza della politica dalla vita – aggiunge – come fanno a non vergognarsi quando impediscono di portare a compimento una legge che riconosca il diritto a decidere della propria vita e della propria morte? Come fanno a perseverare diabolicamente con quel proibizionismo che è una manna dal cielo per le narco-mafie? Come possono continuare a impedire a centinaia di migliaia di ragazzi nati e cresciuti in Italia di accedere alla cittadinanza?”. La destra “è stata sempre contro tutte le battaglie di libertà. Ci si aspetta più coraggio e più determinazione dal campo progressista”. La sinistra moderata “ha sulla propria coscienza l’arretramento grave sul fronte dei diritti sociali, direi un peccato mortale. Poi ha molti peccati di omissione sul fronte dei diritti civili. Soprattutto la sinistra fatica a comprendere che diritti collettivi e diritti di libertà individuale sono due facce della stessa medaglia”.