“Riunione insoddisfacente, il gruppo Pd deve ora esprimersi sulla mia proposta di appoggio esterno a Emiliano”. Così il consigliere della Regione Puglia, Fabiano Amati del Pd, in una nota a margine della riunione sulla nomina di Rocco Palese ad assessore regionale alla Sanità.
“Emiliano ritiene che in Puglia non ci sia nessuno migliore di Palese e mi ha costretto a ricordare, carte e numeri alla mano, che mi sembra una scelta inadeguata perché l’assessore alla sanità non è un tecnico se sa fare le punture, ma se risulta preparato su profili ordinamentali e organizzativi relativi a ospedali nuovi, ospedali di comunità, presidi territoriali d’assistenza, screening mammari, colon e collo dell’utero, liste d’attesa, onco-genetica, genetica medica, spesa farmaceutica e grandi macchine”, dice Amati.
“Tutti argomenti di grande importanza e impronta riformista, che sul piano tecnico hanno bisogno di doti giuridiche e contabili e non di un gioco di società politicista, senza alcuna considerazione per il fatto che l’amministrazione pubblica è il luogo dove è prioritario immedesimarsi nei dolori delle persone“, prosegue il consigliere regionale.
“Nel suo intervento introduttivo il presidente Emiliano ha giustificato la scelta sulla base dell’ampiezza della sfida che abbiamo dinanzi, citando argomenti di merito tecnico e di qui descrivere questa curiosissima insostituibilità tecnica dell’assessore prescelto in ambito addirittura regionale. Penso che Palese non possa riuscire a immettersi con immediatezza su questioni su cui la maggior parte dei consiglieri regionali possiedono maggiore conoscenza anche tecnica”, va avanti.
“Sui nuovi ospedali, la più grande programmazione dell’era Vendola nata per risanare gli effetti negativi prodotti dai piani ospedalieri sostenuti da Palese nel 2002, ci sono questioni giuridico-contabili sull’acquisizione di arredi e attrezzature per Taranto; ritardi ingiustificati e lodi arbitrali non propriamente logici per Monopoli-Fasano (Brindisi); maggiori oneri per 150 milioni derivanti dalla progettazione, portando la previsione di spesa complessiva a 250 milioni per Andria (Bat); ritardi nella gara per la progettazione per Maglie-Melpignano (Lecce); stasi nel procedimento per Bari nord“, conclude.