Agricoltura, Coldiretti Puglia: “Con pandemia il settore si è aperto al Welfare”

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 Durante la pandemia il settore agricolo ha dimostrato di essere “sociale” offrendo un nuovo welfare verde con le consegne a domicilio e la distribuzione di pacchi alimentari alle famiglie indigenti grazie alla spesa sospesa. È quanto dichiara Coldiretti Puglia spiegando che è in vigore “la legge regionale che consente di promuovere l’agricoltura sociale”.


Sono 95 le aziende agricole che hanno esperienza di accoglienza e di agricoltura sociale e svolgono “un ruolo importante nell’ambito della multifunzionalità, accogliendo le fasce più deboli della società nelle aree rurali”, precisa l’associazione evidenziando la “nascite di esperienze molto diversificate di agricoltura sociale che vanno dal recupero e reinserimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza all’agricoltura terapeutica, con disabili fisici e psichici di diversa gravità, ma anche il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate e l’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità, come l’agriasilo, ospitalità per gli anziani e orti sociali”.

Per sostenere i genitori di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e autismo ci sono fattorie che hanno realizzato – spiega l’associazione – percorsi di formazione, recupero e apprendimento garantendo opportunità che in molte aree non sarebbe possibile offrire. Sono molte le aziende che hanno reso possibile un modo diverso, più gratificante e più sicuro di vivere la vecchiaia rispetto al modello delle case di riposo, che con la pandemia hanno pagato un prezzo altissimo in termine di vite. Gli anziani ospiti degli agriospizi, residenze rurali, passano la giornata all’aria aperta – continua Coldiretti regionale – dedicandosi all’ortoterapia, ai corsi di cucina, ai corsi di ginnastica e rieducazione posturale fino alle escursioni in campagna, in modo da favorire la socializzazione e il mantenimento di una buona condizione psicofisica, nel rispetto delle misure sul distanziamento sociale.

“Importante ai tempi del coronavirus anche l’impegno portato avanti dalla fattorie sociali nel campo occupazionale – conclude Coldiretti Puglia aiutando persone emarginate in difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro, dagli immigrati ai disabili psichici e fisici, dai disoccupati di lunga durata agli ex tossicodipendenti, dalle donne finite schiave di organizzazioni criminali e costrette a prostituirsi fino ai rifugiati politici”.

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