“Il consenso informato è una contraddizione in termini, va tolto nella misura in cui lo Stato automaticamente garantisce la copertura per le reazioni avverse”. Così il vice presidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli (Fdi) interviene, a margine dell’inaugurazione della sala operatoria multifunzionale al Sant’Andrea, e rispondendo all’Adnkronos sulle ragioni di firma del consenso informato durante un obbligo vaccinale aggiunge: “Se è così automatica la copertura, perché c’è il consenso informato? L’abolizione del consenso informato aiuta a rendere credibile la copertura da parte dello Stato”.
“Noi da sempre diciamo di coprire in maniera completa e automatica le vaccinazioni – ricorda Rampelli – La democrazia si basa sulla persuasione. Per convincere la gente a vaccinarsi bisogna sburocratizzare le procedure e garantire la copertura da parte dello Stato rispetto agli scarsissimi casi di reazioni avverse”.
“Chi ci controbatte – rimarca il vice presidente della Camera – ci garantisca che questa copertura esiste.Noi documentandoci abbiamo constatato che non c’è questo automatismo. E comunque, ammesso e non concesso che abbia ragione chi è che ci ribatte che la copertura esiste, non si capisce la ragione per la quale non lo si debba esplicitamente dichiarare anche attraverso la liberazione dalla firma del consenso informato”.