Lasciamo perdere tutti i fatti inerenti la camera da letto, a chi vorrebbe un Presidente della Repubblica asessuato voglio ricordare, per tutte, la storia tra Marylin Monroe e John Fitzgerald Kennedy, nel mito per quel “Happy birthday, Mr. President”.
Il Presidente Mattarella, nel descrivere le caratteristiche del futuro Presidente della Repubblica ha detto ” Dimenticare tutte le appartenenze per farsi carico solo del bene comune”. Mi rendo conto di quanto sia apparentemente giusto questo richiamo ma faccio rilevare che chi fa politica lo fa proprio facendosi carico del bene comune affrontando i problemi dal suo punto di vista, quindi dalla sua parte, ritenendo che la sua sia la migliore delle ricette.
È chiaro che chi nella vita abbia fatto questo risulti “divisivo” ed è anche vero che, proprio per questa ipocrisia di fondo, nessun leader politico è mai diventato Presidente della Repubblica ( Pertini fu crudele, spietato e iniquo capo partigiano ma mai leader politico).
È la grossa contraddizione di una Repubblica Parlamentare, ossia non Presidenziale, il cui Parlamento ogni sette anni viene chiamato ad eleggere un “Re” costituzionale , ossia una figura dal potere non esecutivo che rappresenti l’ Unità del Paese e per questo non esprima mai pareri e non sposi alcuna tesi.
Siccome però l’ unica volta che è stato eletto un Presidente che non avesse una precedente appartenenza politica è stato nel film di Claudio Bisio, è ovvio che tutto l’ impianto si regge su una contraddizione di fondo. Se Presidente della Repubblica deve essere, questo deve essere eletto dal Popolo e deve essere anche il Capo del Governo, altrimenti meglio una dinastia, anche sgangherata, che proprio perché tale, veramente neutra poiché non eletta da nessuno, non proviene da nessuna Storia politica che non sia quella della Nazione stessa, che incarna fisicamente.
Senza nessuna ambascia nel trovare uno che vada bene a tutti, che è per definizione impossibile da trovare perchè nessuno è mai stato eletto all’ unanimità, anche quando i social e i popoli viola non esistevano.
E dunque esclamo :
Viva il Re!
PINUCCIO TARANTINI